Il percorso della Corrida: parte 2. Su e giù dal ponte di Cognento con Uccellari e la Bertoni
Uno dei tratti più impegnativi della Corrida è l’uscita dalla folla che popola il centro storico della città e che porta gli atleti in direzione Cognento. La mancanza del supporto dei tifosi, che sono comunque presenti, ma non a migliaia come nelle vie del centro storico sommato al delicato momento della scelta del ritmo di gara, hanno da sempre rappresentato una nota tecnica da non sottovalutare. Con l’arrivo a Cognento si ha il compimento del “pellegrinaggio” dei modenesi alla piccola cittadina natia del Patrono della Città di Modena, San Geminiano.
La parte affascinante per i corridori è il cavalcavia che viene percorso in un senso di marcia all’entrata del paese e nel senso opposto all’uscita. In questo modo i concorrenti impegnati nella gara possono incrociarsi creando un via vai davvero unico.
La parola ai protagonisti. Anche per atleti di prima linea concentrarsi sulla gara, iniziare a correre sul serio, e sentire il peso della fatica non è cosa facile.
Se si pensa poi che nel giro di 2km vengono affrontati 2 cavalcavia ed un sottopassaggio, anche la scelta della tattica di gara assume la sua importanza.
Davide Uccellari. Nato e cresciuto in Fratellanza, Davide si è poi indirizzato verso il triathlon dove ha raggiungo i vertici mondiali vestendo la maglia azzurra in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012. Anche per lui la Corrida rappresenta la gara del cuore, quella che anche negli anni in cui non è riuscito a partecipare ha sempre pensato. “Dopo una partenza molto veloce come quasi in tutte le Corride, credo che la parte centrale sia quella dove si fa la gara e dove sia andrà a decidere soprattutto la posizione finale. La vera Corrida parte infatti al km3 su viale Corassori dove inizia la parte mentalmente più difficile e bisogna esser bravi a capire in quale gruppo stare. Vanno dosate le energie per affrontate al meglio le salite di Cognento. Arrivare a metà gara con il ritmo giusto, significa poter affrontare bene questo tratto impegnativo e tornare verso Modena con ottime spinte dei piedi”
“Sono fiducioso- ha detto Uccellari – finalmente dopo 2 anni torno a prender parte alla gara regina per un modenese. Mi sto allenando duramente per preparare le gare di qualifica per i Giochi Olimpici di Rio, ed utilizzerò la Corrida come test, cercando di far divertire la gente sulle strade”
Francesca Bertoni. Mezzofondista pavullese, portacolori della Fratellanza, è campionessa italiana di Corsa Campestre in carica nella categoria promesse e nel 2015 ha vestito due volte la maglia azzurra.
Francesca racconta di apprezzare molto il tratto di gara nel quale si esce dal centro. “Questo è il momento in cui si smette di sentire il tifo del pubblico e si inizia ad ascoltare i propri passi. Qui faccio un esame del mio fisico per capire se il ritmo di percorrenza è dettato dall’adrenalina oppure è adatto alle mie capacità atletiche.”
Nonostante l’uscita dal centro sia un tratto del percorso delicato, è reso molto divertente dalla presenza di Gianni. “Tutti gli anni infatti Gianni Ferraguti, colonna portante della Cittadella ed oggi della Fratellanza, fa punto fisso all’altezza di Via Luosi dove c’è la deviazione della Minicorrida di 3km. Con il megafono incita tutti i corridori in gara augurando con queste testuali parole “Buon Lavoro” un buon proseguimento di gara. Io non vedo l’ora di iniziare a intravedere da lontano i baffi di Gianni per poi rispondere con un sorriso al suo singolare modo di invitare tutti quanti! Considero questo come un ultimo saluto di Modena a tutti gli atleti in gara prima di rivederli dopo le fatiche di Cognento.”